Le Schede di Sceneggiatura

By | September 22, 2015

Schede SceneggiaturaPer quanto sviluppata possa essere la tua capacità di pensare e trovare storie, molto raramente avrai subito ben chiari in testa tutti gli elementi, i personaggi, la trama, i dialoghi… ti sarà necessario avere una sorta di laboratorio, un’officina dove montare, smontare e rimontare i vari pezzi di idee insieme e ricavarne una sceneggiatura.

Il metodo più rapido e funzionale per fare questo è annotare ogni elemento della sceneggiatura su un diverso cartoncino colorato (chiamiamole SCHEDE da adesso in poi) e cercare poi di riordinare e stabilire delle connessioni tra i vari pezzi.


Non farti ingannare dal termine – Riordinare – che ho utilizzato, siamo ancora in pieno caotico, colorato, esplosivo e libero processo creativo. Le schede, anzi, sono un notevole aiuto alla produzione di nuove idee e stimoli, nati dalla combinazione degli stessi. L’ordine sarà solo quello che durante questo processo si formerà piano piano nella tua testa che inizierà a intuire che tipo di storia vuole raccontare.

Comprate vari cartoncini di diversi colori e stabilite che ogni colore rappresenta un diverso elemento delle schede di sceneggiatura.

Esempio: Stai scrivendo una sceneggiatura di fantascienza. Potresti usare i cartoncini rossi per le scene d’azione, i combattimenti tra astronavi, il leviatano alieno che attacca la base orbitante. I cartoncini verdi li potresti usare per tutte le scene di esplorazione sul pianeta straniero o qualunque elemento della storia presenti un mistero da scoprire. Le schede grigie potranno contenere note sui personaggi, la biografia, i vari rapporti tra loro, i talenti particolari di ognuno. Sulle schede blu potresti riportare annotazioni su immagini: la desolazione desertica di Tatooine o l’immensità tecnologica della città di Blade Runner….

Gli appunti sulle schede possono essere piccole frasi (“Terrorizzata scende le scale della stiva”) o più ampie come la descrizione piena di particolari dell’atmosfera di una scena o di una azione. Su alcune schede potete riportare i risultati di una ricerca o se, per creare le schede usate qualche software o app per smartphone (più avanti vi suggerirò quello che uso io) potete incollare i link che portano alle pagine di risposta (“Quanto è grande Plutone?”, “A che altezza sono le stazioni spaziali sovietiche?”).

Ad un certo momento, con tutte le vostre schede sotto gli occhi, il vostro cervello inizierà a vedere dei collegamenti, delle correlazioni tra di loro.

La vostra mente, che per natura è addestrata a trovare legami razionali tra quello che le si presenta davanti (avete presente la Pareidolia, ovvero la tendenza che abbiamo a vedere facce, animali o cose nelle nuvole?) potrebbe, ad esempio, scoprire che la scena di sesso appassionato tra i due fanti spaziali si sposa alla perfezione con la scheda sul carattere mite ma sotto sotto passionale della vostra protagonista, che quadra perfettamente con la scheda che descrive i corridoi bui e stretti che portano agli alloggi dei soldati. Potete stabilire che la vostra scena di violento ardore sembra pensata apposta per seguire la scena in cui la vostra eroina dello spazio prende parte per la prima volta a una furiosa battaglia non simulata, allora riordinerete le schede in modo da evidenziare il rapporto della passione con l’adrenalina dello scontro.

Questo metodo è perfetto per raccogliere le idee, senza bloccare il flusso creativo, anzi provoca e fa emergere nuove idee nate dal collegamento con le altre idee.

Usando le schede non hai bisogno di forzarti a scrivere prima di essere totalmente padrone della tua storia.

Non sei costretto a inventarti in qualche modo un pezzo di storia che ancora non hai ben chiara.

Le schede ti permettono letteralmente di “mischiare le carte”, cambiando ed esplorando nuove cronologie e combinazioni fino a che non sarete certi di aver trovato quella che funziona meglio delle altre (“Il dialogo tra Freja e suo padre forse funziona meglio prima della scena dell’ammutinamento sugli hovercraft, in modo da rendere più epico l’attacco missilistico sulla città. Oppure potrei metterlo addirittura dopo l’arrivo di Samuel come avessero dei sospetti sul suo tradimento…”)

Non scoraggiarti se all’inizio ti troverai con un’accozzaglia di schede con idee, dialoghi, personaggi e situazioni senza un ordine preciso.

Vai avanti avanti avanti, sempre avanti, seguita a produrre frammenti di idee, riempi le varie schede con le descrizioni dei personaggi, gli ambienti, il periodo storico se è importante, le azioni (“Si rincorrono e vanno fuori strada”) e vedrai che la tua mente troverà da sola e con naturalezza una maniera di collegare tutto, e la tua storia emergerà in maniera scorrevole, creativa, emozionante.

Ovviamente non posso dirti di quante schede avrai bisogno prima che tutto inizi a prendere forma. Possono essere 20 come 5000. Ma ad un certo punto sentirai chiaramente l’urgenza e il bisogno di iniziare a scrivere la tua fantastica storia…

BONUS TRACK: Ti avevo detto che ti avrei indicato cosa utilizzo io per lavorare con le schede sul mio Mac o iPad. Eccolo, si chiama TRELLO

E’ un sistema portentoso per lavorare nella maniera che ti ho appena spiegato. Puoi creare tutte le schede virtuali che vuoi, assegnare colori diversi, riordinarle, allegare immagini, link, appunti e tutto quello che ti può essere utile per organizzare le tue idee. Facci un giro e capirai immediatamente di cosa sto parlando.

E’ totalmente Gratis. (c’è anche una versione a pagamento, ma probabilmente a te non serve)

Perché non ti ho detto subito di usare Trello invece dei cartoncini colorati? Perché ritengo che almeno inizialmente “sporcarsi le mani” con qualcosa di fisico come la carta e una penna e vedere poi tutti i cartoncini sul tavolo (o appesi a un tabellone sul muro, come fanno tanti miei amici) da spostare a mano aiuti immensamente il processo creativo, che per sua natura è caotico. Però ovviamente tu invece potresti trovare molto più stimolante e divertente utilizzare una applicazione. Libero arbitrio, la cosa importante è sentirti comodo con la generazione di idee…

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