Non devo dirtelo io che senza un’idea di partenza non esiste nessuna storia da scrivere.
Anche perché non è totalmente vero.
Ci sono moltissimi casi di film totalmente improvvisati. Nati “in macchina” giorno dopo giorno, col regista che si svegliava la mattina e iniziava a girare senza sapere bene dove andare a parare.
Ti parlo di film importanti, non di cortometraggi sperimentali. “Dans la Ville Blanche” di Alain Tanner, che vinse l’’Orso d’Oro a Berlino, è nato esattamente così, ad esempio.
Ma sono casi isolati.
Normalmente serve un’idea da sviluppare e trasformare in una sceneggiatura, un “progetto di carta”, qualcosa di ben chiaro, preciso e definito sul quale lavorare, fosse anche per presentarlo a un produttore, quello che ci metterà i soldi, o agli attori che dovranno interpretarlo o al disegnatore che realizzerà il fumetto, etc etc.
Ma arrovellarti la testa per trovare una Grande Idea per una sceneggiatura deve essere soltanto LA SECONDA preoccupazione che devi avere se vuoi davvero scrivere qualcosa.
Il Mondo è Pieno di Spunti per Sceneggiature: Ma Prima Leggi Qui
C’è qualcos’altro di molto meno avvincente che devi affrontare prima, perché ha il potere di distruggere sul nascere anche lo spunto più interessante e geniale. E che poi in ultima analisi è proprio quello che DAVVERO rende possibile la nascita di una storia e quindi di una sceneggiatura, perché il problema non è mai l’idea.
Non preoccuparti che a nessuno che voglia raccontare una storia mancano le idee e non mancheranno mai nemmeno a te.
E’ probabile che se sei qui di idee su cose da raccontare te ne vengano in testa fin troppe.
Potrebbe essere qualcosa che ti è successo o che ti hanno raccontato, una cosa semplice tipo
“…non immagini nemmeno cosa ho dovuto fare per tornare indietro da Rabat quando mi hanno cancellato il volo”
oppure una sorta di poema epico come
“Mio nonno disertò il fronte durante la Campagna D’Africa, però fu catturato e torturato dagli Etiopi che poi lo abbandonarono mezzo morto tra la polvere del deserto. Per le percosse ricevute perse la memoria e dopo sette anni di peripezie riuscì a tornare a Firenze da mia nonna ma trovò la città sotto un drammatico bombardamento americano… ”.
Può trattarsi di brandelli di storie fantastiche che vivono nella tua fantasia o di una situazione anomala che ti stimola la mente esplorare
“Che succederebbe se scoprissi di essere figlio di una rockstar mondiale che mi ha dato in adozione ai miei genitori?”
“E se io e la mia fidanzata ci fossimo trovati alle due estremità del centro di Genova senza conoscere la città, durante gli scontri del G8 del 2001? Come avremmo fatto a non farci coinvolgere dalla violenza del confronto dei manifestanti con la polizia, ritrovarci e tornare a casa sani e salvi?”
“ E se un clown andasse a vivere sotto i tombini di Bucarest insieme a dei piccoli orfani? ”
Il mondo esplode di storie meravigliose, personaggi drammatici, conflitti, misteri e idee affascinanti da sviluppare.
Una parte fondamentale della tua nuova vita di sceneggiatore sarà raccogliere indizi, suggerimenti, spunti per sceneggiature, storie familiari, articoli di giornale (anche le bufale di Facebook vanno benissimo. Anzi spesso offrono spunti micidiali), piccole o immense trame che imparerai a trasformare in ottime basi per scrivere una grande sceneggiatura.
Con un pò di training, se vuoi e stai sveglio, anche in una sola settimana di idee ne troverai miliardi…
Miliardi di spunti per sceneggiature non ti serviranno a nulla senza un metodo per fare ordine
La sceneggiatura tratta esattamente di questo: Un passaggio dal caos all’ordine.
E’ raro che un’idea per una sceneggiatura ti arrivi completa. Molte volte avrai una scintilla, una sequenza di immagini, stimoli e sensazioni che si accavallano a dialoghi e scene slegate tra loro.
Ma da qualche parte tra la tua idea di storia e le 120 pagine di sceneggiatura, o quante saranno, quell’idea deve prendere forma.
La storia dovrà essere ordinata, strutturata, rafforzata attraverso personaggi interessanti e vitali, costruita con immagini, intessuta di eventi ed emozioni da trasmettere… la disciplina, il metodo e l’attenzione con il quale farai questo deciderà se la tua sceneggiatura sarà un casino dal quale ad un certo punto non saprai più come tirartene fuori o una Grande Sceneggiatura.
Le idee hanno bisogno di essere ordinate.
Puoi anche decidere di pensarci un pò prima di farlo, giocarci, masticartele nella testa, ma al più presto sarà fondamentale che tu le scriva.
Scrivere qualcosa è importantissimo prima di tutto per non perdere nel nulla lo spunto per la tua sceneggiatura.
NON-FIDARTI-MAI- DELLA-TUA-MEMORIA (Rileggilo venti volte)
Scrivi tutto e poi guarda cosa hai davvero in mano e per decidere che direzione prendere.
Un’altra ottima ragione per scrivere da qualche parte le idee è per trasferirle dalla tua mente alla carta (o all’iphone o su word…) liberando spazio e permettendo ad altre idee di emergere.
Buone idee chiamano sempre Buone idee che poi si collegheranno tra loro e con un boato devastante faranno nascere la tua storia…
Giuseppe Tornatore una volta mi ha raccontato che, ben prima di dirigere Nuovo cinema Paradiso, girava con le tasche piene di foglietti di carta.
Ci scriveva sopra, a matita, idee per un film. Aveva quindici anni, viveva nella Sicilia più profonda, e sognava il cinema. Magari, un giorno, arriverò anche all’Oscar, avrà pensato. Inutile dire che sembrava perfettamente impossibile, nella Bagheria degli anni ‛70, che un ragazzino con le tasche piene di carta straccia potesse arrivare all’Oscar. Ci è arrivato.
E quei fogliettini che teneva in tasca, quegli appunti che scriveva, frettoloso, ogni volta che gli veniva in mente qualcosa, gli sono serviti anche a distanza di anni.
Adesso, possiamo avere un palmare, una Moleskine, il telefonino, un registratore vocale per sistemare le nostre idee. Ma il concetto è lo stesso. Metti da parte le idee.
Le idee però poi vanno ordinate.
Ci sono molti modi per ordinare le idee, ma per iniziare a fare ordine devi sapere quali sono gli elementi che compongono una sceneggiatura, le eventuali “cartelline” reali o virtuali, nelle quali raccogliere il tuo materiale-genera-storie.
Eccoli:
- Trama.
- Personaggi.
- Idea di base.
- Immagini
- Dialoghi.
Ognuno di questi elementi determina lo svolgimento che avrà la tua sceneggiatura.
Magari sei affascinato dalle persone, e potrai iniziare da un personaggio che conosci bene o che hai immaginato e lasciare che sia lui a far evolvere la storia a seconda delle decisioni e delle azioni che ti verrà naturale scrivere per lui.
Oppure inizierai con una storia, ti sentirai esaltato di far accadere cose e spingere i tuoi personaggi in un intreccio emozionante, o ancora probabilmente sarai interessato a esplorare un tema che ti sta particolarmente a cuore, come l’amore, la sete di potere che corrompe le persone o il razzismo degli schiavi della Luisiana nel secolo scorso.
Potresti anche partire da un dialogo che hai sentito in treno, una chat di cui sei stato protagonista o uno scambio di battute che ti è saltato in testa e da quella scena andare avanti.
Magari nemmeno dalle parole ma addirittura dalle immagini mentali che ti hanno evocato
“Mentre parlavi, con quell’accento piemontese, mi sono immaginato di essere seduto sull’erba di una immensa distese di vigne nelle Langhe alla mattina presto, appena passata l’alba…”
Indipendentemente da dove vuoi iniziare, alla fine tutti questi elementi dovranno incontrarsi nella sceneggiatura. E dato che sono tutti collegati non si può sviluppare un dialogo senza che emerga un personaggio o una storia. O viceversa.
Perciò quello che ti serve immediatamente è un metodo per collegare le tue idee mentre scorrono fluide prima che si affloscino e diventino aria del cielo.
Ti serve lo spazio per trasformare i tuoi spunti per una storia in una vera idea per la sceneggiatura, cambiarla e trasformarla in qualcosa di totalmente diverso.
Qualcosa che funziona.
Ho 15 anni e non puoi immaginare quanto questo articolo mi sia stato d’aiuto, esattamente come dici tu “ho fin troppe idee” che senza sviluppare ho abbandonato, ora credo che in qualche ora avro’ finalmente concluso qualcosa…grazie
Ho trovato interessante l’articolo, però ho delle perplessità dovute ad un fattore esterno: fin da piccolo ho studiato scrittura creativa da autodidatta e da qualche anno studio, leggo e prendo appunti da manuali di sceneggiatura, quindi ho cominciato ad avvicinarmi anche a questo nuovo metodo di raccontare.
Però, e c’è sempre un però che contesta quanto pensi, a volte credo che in questo paese non ci sia posto per questo mestiere. Ammettendo che un tizio riesca a scrivere una sceneggiatura che lo convinca, dove dovrebbe inviarla? Un libro viene inviato come prova a una casa editrice, che bene o male lo leggerà e che deciderà se accettarlo o meno. Si parla di una realtà più piccola, più accogliente, che spesso sfocia in giudizi severi. Per quanto riguarda il cinema o la televisione parliamo di due cose completamente diverse: è un mondo vastissimo, che non dà credito agli esordienti e che li schernisce, ignorandoli completamente anche quando potrebbero aver avuto buone idee.
Insomma, dove inviare una sceneggiatura? Non puoi prendere la FOX e inviar loro il tuo lavoro, da dove si inizia? C’è un sito per sceneggiatori che consente di pubblicare le proprie sceneggiature e di mettersi in mostra per talent scout della rete? Oppure non c’è nulla di nulla, nemmeno questi ultimi?
Devi anche spedire alla Fox e altre compagnie pur sapendo che sarà difficile.
Devi accompagnare la tua idea con un regalo sobrio( non deve sembrare ruffiano ) e scrivere su carta di qualità con un font neutro e qualche lettera in un altro font.
Per esempio courier come font ma le maiuscole con uno stile che emula la ” scrittura manuale ”
Investi almeno 500 euro nel packaging ( la confezione in senso ampio ) vestiti bene parla poco ascolta molto..
Grazie a questo articolo sono riuscita finalmente a trovare un modo per completare delle sceneggiature lasciate in sospeso poiché non avevo nulla da scrivere. Davvero molto utile